di Alessandra Savino
<<Son qua, son qua, i rosa elefanti siam…>>, intonano, al ritmo di una marcia, i grossi pachidermi dall’insolito colore che appaiono al piccolo Dumbo nella celebre scena del classico Disney. Come fuggito dall’allucinazione dell’elefantino vittima di qualche sorso di vino di troppo, Siro Guglielmi, danzatore e coreografo, con il suo “P!nk Elephant”, ha fatto ‘irruzione’ nel Laboratorio Urbano Rigenera di Palo del Colle il 12 gennaio. La scorsa domenica, infatti, in occasione del quarto appuntamento della rassegna di arti performative “A Maglie Larghe”, organizzata da Factor Hill e diretta da Alessandra Gaeta, il giovane performer ha presentato al pubblico pugliese la sua prima creazione.
Con una resistenza fisica che nulla ha da invidiare ad un atleta, il vulcanico Siro Guglielmi ha portato in scena la sua ricerca più intima sul movimento del corpo maschile. Fisico ben scolpito da una muscolatura messa in risalto dalla scelta di un costume che lasciava il danzatore a torso e gambe nude. Scelta indispensabile per consentire al pubblico di apprezzare la fluidità di ogni singolo movimento. Una macchia di colore nella candida scena costituita solo dall’immacolato tappeto danza, steso come uno spartiacque a separare il pubblico disposto frontalmente sui due lati. Con un attillato costume da bagno vintage, dalla fantasia di chiaro richiamo alla Pop Art, il danzatore ha costruito e decostruito nello spazio dei concetti che risultano essersi affermati come luoghi comuni nella società. Scardinare la concezione aristocratica-borghese della danza classica, così come del corpo maschile, è l’obiettivo attorno a cui ruota “P!nk Elephant”.
Coreografia fortemente provocatoria attraverso cui l’autore non manca di avvalersi, oltre che dei muscoli del corpo, anche di quel facciali. Smorfie ed espressioni buffe sopraggiungevano insieme ad un cambio di registro evidente, tanto nei movimenti del danzatore, quanto nella musica. Composta appositamente per questa coreografia, da Alessio Zini e Cristiano de Palo, essa offriva una perfetta partitura su cui eseguire una danza incessante. Leggerezza e grazia del corpo del perfomer si contrapponevano a movimenti talvolta dissacratori nei confronti del rigido codice del balletto classico. Un lavoro, quello di Guglielmi, presentato, a partire dal 2017, in numerosi teatri, festival italiani e, come performance site specific, selezionato, presentato e promosso dalla rete italiana Anticorpi XL.
Il coreografo non ha lasciato nulla al caso sulla scena prestando attenzione anche al posizionamento delle luci che, come un faro, lo colpivano frontalmente rendendone ben visibile l’ombra sulla parete alle sue spalle. Così, in scena Guglielmi appariva insieme alla sua proiezione, al suo doppio, il suo alter ego. Un dialogo fra ciò che ci si aspetta da una fisicità come la sua e ciò che la sua intimità vuol fare emergere. Un’ eleganza che non appartiene all’elefante nell’immaginario collettivo, specialmente se lo si incontra in una cristalleria, ma a cui l’autore di “P!nk Elephant” ha saputo dare una nuova veste tingendola di rosa.