di Alessandra Savino
Come sarebbe vivere una vita in cui il non sense apre ad altri mondi immaginifici? Prova raccontarcelo, attraverso musica e parole, Antonella Fierli, voce graffiante del panorama jazz pugliese, nel suo primo album di inediti. Un progetto discografico, pubblicato il 25 novembre su tutte le piattaforme digitali, il cui titolo parla da sé. “Antonella sings Antonella”, distribuito dall’Angapp Music, è, infatti, un disco che raccoglie brani originali di cui la Fierli firma sia testi che composizione musicale. In questa intervista, l’autrice racconta come inizia la sua carriera e come è arrivata a questo progetto.
Come ti sei avvicinata alla musica e al jazz?
Ho cominciato a prendere lezioni di canto relativamente tardi, verso i 30 anni, poiché, avendo fatto teatro, avevo scoperto di avere una voce calda e profonda. La qualità della mia voce è tipica delle cantanti jazz e blues
Quando e come è nata l’idea di un disco di inediti?
Dopo tanti anni di concerti e dischi da interprete ho voluto confrontarmi con la composizione di brani originali. Le canzoni nascono dai testi scritti di getto in lingua inglese e poi si procede a musicarli. In questo mi ha incoraggiata Vito Liturri ,docente di composizione che è stato il mio pianista per qualche anno.
Di cosa parlano i tuoi testi?
I testi parlano d’amore principalmente. Amori alternativi imperniati sul concetto di amore in senso allargato e fuori dai ruoli che impone la coppia. La mia scrittura fornisce immagini come avviene in un film o una mostra di quadri astratti.
Hai dei modelli musicali a cui ti ispiri?
Il mio punto di riferimento nella vocalità e Carmen McRae famosa per il suo omaggio a Thelonious Monk . Infatti, il mio prossimo progetto discografico è un tributo a questo straordinario compositore, con Tony Pancella al piano.
Cosa racconta il video del brano “It ain’t no lover”?
“It ain’t no lover” è dedicata ad un mio ex che definirei ‘mogio mogio’ (privo di vivacità) come il cane che appare nel video sempre al fianco del suo padrone. Non corrispondeva alle mie aspettative di un amore più globale che comprendesse la natura e l’universo: Butterflies and flowers, Stars and Moon !